Juventus, Bonucci punge i tifosi: Per la Champions dovete aiutarci di più

JUVENTUS CHAMPIONS BONUCCI – Ieri sera, la Juventus è tornata a respirare l’aria del calcio europeo che conta sotto gli occhi dei propri tifosi. Abituati a vedere lo Juventus Stadium sempre esaurito in ogni settore, vederlo in parte vuoto nell’attesa sfida di Champions contro lo Shaktar ha fatto un certo effetto. «E’ un peccato che sia mancata molta gente – esclama Stephan Lichtsteiner -. Di solito i tifosi ci danno tanto con il loro calore e supporto».

Anche Leonardo Bonucci, come riporta il Corriere dello Sport, stuzzica i tifosi facendo cenno al mutismo della curva: «Abbiamo sempre affermato che allo Juventus Stadium i tifosi ci danno una carica in più. Avranno i loro motivi per quello che è successo, ma loro sono il nostro dodicesimo uomo in campo: c’era il ritorno in Champions e sarebbe stato molto utile sentirli, dispiace». «Siamo scesi in campo forse un po’ troppo timorosi -prosegue Bonucci – e abbiamo lasciato il pallino del gioco in mano loro. Non è nostra caratteristica concedere palla agli altri, poi abbiamo avuto tante occasioni quando abbiamo ripreso le redini in mano. Diciamo che se nei primi venti minuti fossimo scesi in campo con un atteggiamento diverso, magari adesso stavamo festeggiando. Per come si era messa, siamo stati bravi a recuperare, ma dobbiamo renderci conto che in Champions League bisogna subito mordere il freno perché nessuno ti regala nulla o ti aspetta». Una rivelazione sul gol ( «Lo schema prevede la mia uscita dai blocchi, h’ho provato anche in rifinitura però ha salvato Lucio» ) e un chiarimento sull’esultanza: «Sono andato prima sotto curva e poi salutato ho mia moglie e mio figlio che veniva allo stadio per la prima volta. Era il mio primo gol in Champions, ero felice, però ho esultato come sempre: il gesto significa “sciacquatevi la bocca”. Se si riferisce a polemiche recenti? No, è tanto che lo faccio: è un gioco con gli amici e una dedica a loro».

Purtroppo è arrivato un altro pareggio ma la colpa è della stanchezza che comincia a farsi sentire: Siamo stati frenetici e abbiamo concesso spazio a giocatori molto qualitativi -rileva Giorgio Chiellini -, però non perdere gare così è un buon segnale». Kwadwo Asamoah si sofferma sul suo contributo: «Abbiamo fatto bene, però la palla mi è arrivata poche volte in avanti per l’uno contro uno. Era comunque difficile, specie se devi fare tutta la fascia con la loro pressione».

Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com

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