Caso Pogba, Marotta risponde a Raiola: Dica quello che vuole, decidiamo noi!

JUVENTUS POGBA SCONTRO MAROTTA RAIOLA – La Juventus vista ieri a Pescara ha dimostrato di essere una forza 6. In casa bianconera, però, rischia di scoppiare il caso Paul Pogba. Il francese non è stato convocato da Antonio Conte per la trasferta abruzzese per essersi presentato in riardo agli allenamenti. Mino Raiola, agente del giocatore, ha parlato della decisione della società bianconera a cui Beppe Marotta, ha risposto ai microfoni di Sky Sport, nel pre partita di Pescara-Juventus.

La risposta di Marotta “Parliamo più di questa situazione, che non è certamente un caso. Io ritengo che quando si vive in una comunità, e una squadra di calcio è un esempio di comunità, ci siano delle regole, dei regolamenti di disciplina da rispettare, il leader di questo gruppo è indiscutibilmente Antonio Conte, oltretutto è un gestore di questo gruppo. Io credo che l’allenatore moderno abbia nel suo profilo anche questa caratteristica principale: gestire degli uomini, che sono molto più emancipati rispetto ai calciatori di qualche anno fa. Quindi, nel momento in cui lui ha valutato e ha proposto questo provvedimento disciplinare, che non è certo punitivo, ma educativo per un ragazzo del ’93 che è potenzialmente un grande campione, ma sicuramente farà tesoro di questa esperienza, credo che sia un’esperienza appunto positiva per lui, come dicevo, e un comportamento assolutamente giusto, una decisione giusta da parte della società”.

Decisione di Antonio Conte? “L’allenatore è responsabile del gruppo e leader assolutamente riconosciuto, quindi ha dalla sua quella di proporre alla società eventuali decisioni. Nel momento in cui l’ha proposto alla società, la società l’ha avvallato, condividendolo in tutte quelle che erano le decisioni. Quindi la decisione non è solo di Conte, ma dell’intera società. Ritengo che Mino Raiola abbia tutto il diritto di esprimere quello che vuole, probabilmente non è molto a conoscenza dei fatti, però non voglio entrare nel merito. Posso semplicemente dire che la Juventus è in grado da sola, coscienziosamente, con grande senso di responsabilità, di decidere per il bene della squadra e dei giovani campioni”.

Lucio: “L’acquisizione di Lucio, che come sapete è avvenuta a parametro zero, è stata fatta con una logica ben precisa: portare in gruppo un giocatore di grande esperienza, perché credo che in questo momento nel campionato italiano sia veramente  il giocatore più titolato. Quindi, nell’ambito di questo, c’era proprio il fatto che, qualora ci fosse stata un’emergenza, lui avrebbe dovuto dare una mano. Fortunatamente infortuni non si sono verificati, quindi direi che l’assetto titolare è quello con Barzagli, Chiellini e Bonucci. Devo dire con molta onestà che Lucio si allena sempre in modo molto professionale, è un grandissimo professionista, non ha mai evidenziato la volontà e la voglia di trasferirsi in un’altra squadra, né tanto meno questa è la volontà della società. Io credo che nell’arco di una stagione sportiva verrà il momento in cui potrà mettersi direttamente a disposizione”.

Quintero: “Posso dire che è un giocatore di valore, questo mi sembra rispettoso nei confronti del giocatore e del Pescara, però noi non abbiamo assolutamente né intrapreso una trattativa con loro né tanto meno immaginato di fare un’offerta. In questo momento siamo concentrati molto sul campionato, siamo concentrati sulla partita di stasera, lo sono i giocatori in campo, lo è l’allenatore dall’alto della postazione in tribuna e lo siamo anche noi dirigenti. Credo che ogni valutazione o discussione su questo genere di argomenti magari la faremo più avanti”.

Stella Dibenedetto – www.calciomercatonews.com

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