Serie A, Abel Hernandez pronto a riprendersi il Palermo: piangevo chiuso dentro casa, ma ora sono guarito

Serie A Hernandez Palermo- Abel Hernandez è pronto a stupire e ad incantare. In un’intervista rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport, il giovane uruguaiano ha parlato del suo momento attuale e del calvario vissuto in questi mesi vissuti lontano dal terreno di gioco: “Lunedì, se tutto va bene, tornerò ad allenarmi con i compagni e tra due settimane dovrei essere in campo. I miei infortuni? Sul momento fa più male lo strappo: ti porti dietro il dolore per un giorno ma in poche settimane passa tutto. Per il ginocchio è stato diverso: la sera zoppicavo ma non avevo dolore, il giorno dopo ho fatto la risonanza e…Per i primi dieci giorni il ginocchio faceva malissimo e devo dire grazie ai miei genitori: il giorno dell’operazione avevo mia mamma che dormiva nel letto a fianco e papà lì, su una sedia vicino a me. Ho avuto problemi di depressione, a volte stavo chiuso in una stanza buia, a casa, a piangere. Pensavo che i mesi lontano dal campo non sarebbero passati più, ma almeno ho anche imparato a nuotare. C’ero io in piscina con il salvagente e la tavoletta, a pochi metri dai bambini che andavano già veloci. Imbarazzante. Ci ho messo 20 giorni, ma ora so nuotare a stile e a dorso. A rana no, quello è troppo difficile. Il mio futuro? Voglio rispettare i tre anni di contratto anche per ringraziare Zamparini e lo staff medico. C’è stata un po’ di polemica perché D’Ippolito, che non è più il mio procuratore, ha parlato di altre squadre ma io vorrei stare a Palermo e riprendere il numero 90. Il 9 e l’11 mi hanno portato sfortuna. Le voci sulla mia vita mondana? Qui a Palermo non faccio uscite serali da un anno e mezzo, però la gente parla ancora molto. Certo, è vero che all’inizio uscivo spesso, ma ero appena arrivato, avevo 18 anni”.

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