Calciomercato Milan, Pazzini rivela: in estate fui vicinissimo al Napoli. E su Balotelli…

Milan News Pazzini- Vi riportiamo parte dell’intervista effettuata dalla Gazzetta dello Sport all’attaccante rossonero Giampaolo Pazzini:

Che effetto le ha fatto giocare a Firenze quei dieci minuti assieme a Balotelli? Può essere un progetto fattibile?
«Direi proprio di sì. E’ un peccato che fino ad ora ci siamo incrociati pochissimo. Mi piacerebbe provare, sono curioso di capire cosa riusciremmo a combinare insieme. Non ci può essere incompatibilità perché lui è un attaccante moderno, che si muove, svaria e apre le difese. Lavora anche per gli altri. Il suo più grande pregio sul campo è l’incredibile strapotere fisico, mentre umanamente è molto tranquillo, un giocherellone. A volte persino ingenuo».
Insomma,uno non esclude l’altro. Anche in prospettiva.
«E’ stato detto che, con il suo arrivo, io volessi e dovessi andar via. Falso. Una grande squadra ha bisogno di tanti grandi giocatori, e il mio miglior pregio è non essere invidioso. Sono sereno e felice al Milan, ho sempre sentito molta fiducia. Rifarei cento volte la scelta di venire qui».
E’ il motivo per cui attualmente ha la miglior media gol della carriera (uno ogni 100 minuti)? Non male in vista del Mondiale…
«Se la prossima stagione riuscirò a far bene come in questa, il Mondiale arriverà. Il rammarico è per la zona d’ombra delle prime otto partite».
E’ vero che nei mesi estivi è stato vicino al Napoli?
«C’è stato qualcosa, sì, ma le strade non si sono poi trovate. Con Mazzarri comunque ho sempre avuto un bel rapporto. Mi piaceva come faceva giocare quella Samp(gennaio-maggio 2009, ndr)».
Crede che l’Inter la stia rimpiangendo?
«Se si riferisce agli infortuni in attacco, sono cose che non fanno piacere. Ma non è più un problema mio».
Bonolis hatirato inmezzo il Milan…
«Da un personaggio come lui nonmelo aspettavo.Mafa parte del calcio anche questo».
Che cosa consiglia a El Shaarawy per far sì che il gol non diventi un’ossessione?
«Deve semplicemente crescere. A 20 anni, quando inizi a segnare e scopri quanto è bello, diventa una malattia, una droga. Ne hai bisogno sempre. Crescendo impari a gestire queste situazioni».
Lei e Stephan siete la seconda coppia-gol del campionato proprio dietro a Cavani eHamsik: come finirà?«Per me può segnare chiunque, ma sarebbe bello tornare davanti…».

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