Calciomercato Inter Milan, Leonardo si racconta: Moratti è il presidente ideale. Sui rossoneri dico…

Inter Milan News Leonardo Psg- L’ex allenatore di Inter e Milan, Leonardo, oggi dirigente al Psg, è stato intervistato da ‘Extratime’. Ecco le sue parole: “E’ vero, abbiamo investito tanto per cercare di vincere in fretta, ma con una struttura chiara e la voglia di stupire. La geografia del calcio sta cambiando. Anche per questo gente come Giroud, Hazard vanno via. L’idea di rivedere grandi francesi tornare mi piace. Non parlo di Benzema, ma magari Nasri, Ribery, Cabaye. Non so se sia fattibile e non ho avuto contatti con nessuno di loro. Il Psg è una società nuova. Se il Barcellona non vince la Champions o esce in semifinale non cambia molto. Il nostro equilibrio è più fragile. Spetta a me tutelarlo ma penso che Ancelotti sia la persona giusta. L’ultimo mercato ha dato personalità alla squadra, il mister è stato fondamentale. Se resto? Vinciamo Scudetto e Coppa di Francia e poi facciamo insieme i piani per quel che sarà. Non so quel che succederà, io sto bene a Parigi anche se qui dicono il contrario Con noi, solo 4-5 squadre possono permettersi Ancelotti, quindi il rischio di cedere alla tentazione c’è. Ma voglio credere che tutto andrà bene e costruiremo il futuro con lui. Il mercato? Tanti giocatori aspirano al Psg. Su Ronaldo non c’è mai stata un’offerta. Mai sentito Rooney o Cavani. Non escludo grandi acquisti, ma solo se c’è l’opportunità. Di sicuro rinforzeremo la rosa per mantenere l’equilibrio anche in funzione delle cessioni. Penso però che Ibra sia contento qui ed è troppo importante per noi, non lo venderemo. E anche Verratti non si muoverà. Negli ultimi quattro anni ho cambiato tante vite, partendo sempre da zero. Fare il tecnico è più complicato, ma penso che fare il dirigente come oggi è il mestiere ideale.  In Italia c’è una tradizione di italiani che investono nel calcio. Conosco Moratti da sempre e all’Inter ho vissuto una sfida incredibile. Come al Milan, dove pensavo di restare a vita, ma non tornerei perché con Berlusconi ho litigato. Per me il Milan non è Berlusconi, ma un patrimonio internazionale. Il club ideale sarebbe con Moratti presidente e Galliani dirigente”.

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