Juventus, Moggi inveisce contro il Milan: Non costringete a pubblicare le intercettazioni che li inchioderebbero!

JUVENTUS MOGGI MILAN – “Su quanto accaduto a Siena, con un rigore farlocco che ha permesso al Milan di chiudere terzo, non potevano mancare le trasmissioni del lunedi. In particolare, ’11’ condotta da Pardo su Italia 2, a cui, tra gli altri, partecipava il noto opinionista del ‘Giornale’ di Berlusconi, Franco anche detto ‘all’Ordine’ (ma noi non lo crediamo). Quando si è arrivati a discutere di Siena-Milan criticando aspramente l’arbitro (ma per noi il rigore è un errore non voluto), è insorto Ordine: ‘E’ un rigore fasullo ma non c’erano le telefonate come nel 2006’… A parte che non essendo un impiegato TIM Ordine non può parlare con tanta certezza – attacca Moggi – ma nel 2006, se esistevano telefonate, erano quelle tra lui e Meani, addetto agli arbitri del Milan, con le quali Meani raccontava favole a Ordine che raccoglieva queste verità presunte facendole sue come verità rivelate. Non sa il buon Franco che così danneggia il Milan e magari costringe qualcuno a pubblicare le intercettazioni che misero in condizione Palazzi di emettere richiesta di illecito sportivo nei confronti del Milan, poi prescritto..- Giusto ricordare a Ordine che il presidente della Lega a quel tempo era Galliani, nonchè vicepresidente esecutivo del Milan e consigliere federale e che il premier era Berlusconi”. Queste le parole di Luciano Moggi al quotidiano ‘Libero’.

Mauro Piro – www.calciomercatonews.com

Impostazioni privacy