Calciomercato, Del Piero: ‘Il mio futuro? Lo annuncerò quando ci sarà qualcosa di concreto’

A-League Elimination Final - Melbourne v Sydney
DEL PIERO CALCIO – Alessandro Del Piero è stato intervistato da Sky Sport 24. L’ex capitano della Juventus ha parlato di molti temi tra cui il proprio futuro. Ecco le sue parole: “Il mio futuro? Lo annuncerò quando si concretizzerà qualcosa di fattibile sotto tutti gli aspetti, come è stato il progetto di Sydney. Mi auguro di poterlo fare presto, far sì che possa nascere un’altra avventura in campo. Al di là della passione, che non morirà mai, credo che ci sia la possibilità reale di affrontare una nuova avventura. È un periodo di riflessione, questo indubbiamente, sul mio futuro in generale; la voglia di giocare c’è ed è tanta, ma serve qualcosa di significativo come, ripeto, Sydney in Australia. Domenica allo Stadium? Non sarò a Torino, quindi penso sia impossibile. Delusione della Juve in Europa? Credo che la delusione per la mancata qualificazione sia la più fresca e la più reale, questo per le ambizioni di tutti rappresenta una cosa non positiva, così come l’eliminazione dalla Champions. Queste sono le pagine meno positive della loro stagione, però è innegabile che il loro percorso in campionato fa pensare a qualcosa di straordinario e questo va sottolineato. Non è mai facile vincere lo scudetto. L’impatto di Tevez? Penso che sia una stagione molto importante, lo vediamo dai gol. Speriamo che possa continuare su questa linea e fare anche meglio in campo europeo. Non sottolineo chi ha avuto la 10, ognuno ha la sua storia e il suo modo di interpretare il gioco; l’importante è che regali gioie ai tifosi della Juventus. Se fossi al posto di Conte? Non ne ho la più pallida idea, lui ha creato qualcosa di significativo e credo che ci penserà benissimo prima di decidere se continuare o no. Forse qui sono difficili da appagare le ambizioni in campo internazionale, ma da fuori veramente non saprei. C’è un gap dal punto dei vista dei risultati rispetto alle squadre spagnole, questo è innegabile; questo vale anche per il calcio inglese e tedesco. Sarà difficile inserirsi in tutto e questo, se poi non si riescono a fare investimenti importanti e giusto allora è ancora più difficile. L’immagine del nostro calcio? Mi sono soffermato molto sull’impatto all’estero e quello che esce dai media, purtroppo non è un messaggio fantastico; non riusciamo ad esaltare bene le nostre qualità ma sottolineiamo troppo i problemi del nostro calcio. Non è una critica, perché poi in Italia tutti pensiamo a quella che è la nostra realtà. Futuro da allenatore? Fino a 3 anni fa non ci ho mai pensato e ho sempre risposto di noi. Negli ultimi 3 anni ho conosciuto il calcio in maniera diversa e ho fatto tesoro delle mie esperienze. Riesco a capire che sia un’attività affascinante, anche se non so se il mio futuro sarà da allenatore o da dirigente; non ne ho idea ancora, perché è troppo forte la voglia di giocare. Le convocazioni di Prandelli? Le leggo bene, non ho seguito molto il campionato italiano, ho seguito solo la Juventus. Su alcuni giocatori non mi posso esprimere, credo che bisogna dare fiducia a Prandelli, che si è qualificato bene. Probabilmente lui fa le scelte sia in base allo stato psicofisco sia perché alcuni giocatori rappresentano una struttura importante all’interno della Nazionale. Avendo raggiunto finora ottimi risultati, non penso possa essere criticato. Immobile? Si è allenato con noi e ha anche giocato, sono contento per lui. Zanetti? Ho salutato lui, Giggs e Puyol, che in tre campionati diversi sono stati grandi giocatori e capitani. Nel caso specifico di Javier, è veramente incredibile quello che è riuscito a fare, specialmente da straniero. Poi basta leggere quella che è stata la sua carriera in campo, quindi mi unisco ai complimenti che ha ricevuto, sperando che possa rimanere in Italia perché è una persona con dei valori importanti”.

La redazione di calciomercatonews.com

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