ESCLUSIVA – Carpeggiani: ‘La crisi del Napoli è solo di risultati’. Caravello: ‘E’ anche una crisi di gioco, i responsabili sono…’

napoli

ESCLUSIVA NAPOLI – Continua il periodo no del Napoli, che dopo la sconfitta di Udine di domenica scorsa, mercoledì non è riuscito ad andare oltre ad uno spettacolare 3-3 in casa contro il Palermo. Per approfondire maggiormente le cause di questo avvio difficile, la redazione di Calciomercatonews.com ha contattato in esclusiva due importanti agenti Fifa:  Bruno Carpeggiani e Danilo Caravello, che hanno analizzato le principali cause della crisi in casa partenopea, esponendo punti di vista differenti.

 

UNA CRISI DI RISULTATI

Secondo Carpeggiani, il difficile momento del Napoli non è una vera propria crisi, ma soltanto una difficoltà nei risultati che potrebbe ben presto essere superata e che non deriva ne da errori societari ne da errori del tecnico, ma principalmente da una concausa di situazioni sfavorevoli. Queste le sue dichiarazioni: “Io credo che quella del Napoli sia solo una crisi di risultati, hanno raccolto qualcosa meno di quello che meritavano.  La squadra è la stessa che ha fatto bene lo scorso anno, sono partiti ottimi giocatori e ne sono arrivati altri atrettanto ottimi, la differenza te la fanno fare i fuoriclasse e non mi risulta che il Napoli abbia fatto partire nessuno dei suoi giocatori più forti. Benitez? Non credo che la colpa sia del turnover o delle sue scelte, se avesse perso o pareggiato con la squadra titolare sarebbe stato accusato di aver schierato giocatori stanchi. Io credo che il Napoli debba solo sbloccarsi, è sicuramente una squadra che lotterà per il terzo posto.”

 

…E UNA CRISI NON SOLO DI RISULTATI

Diverso invece il punto di vista di Caravello, secondo il quale la crisi di risultati è la diretta conseguenza di un gioco che stenta a decollare, con una squadra che ancora non convince e con responsabilità distribuite tra allenatore e società. L’agente ha infatti dichiarato: “Io credo che la crisi dei risultati sia figlia di una evidente difficoltà nel gioco, le due cose vanno a braccetto. Quando le cose vanno male è difficile trovare un unico colpevole, il Napoli viene da un’estate con un mercato difficile, ma anche l’allenatore ha delle responsabilità. Benitez resta un grande tecnico, ma purtroppo gli allenatori sono sempre i primi a finire al centro del mirino e la stabilità in panchina dipende dai risultati. Credo comunque che il Napoli abbia le potenzialità per giocarsi il terzo posto, siamo ancora agli inizi.”

 

Difficile dunque individuare i responsabili o le cause della crisi partenopea. Di fatto gli azzurri hanno raccolto solo quattro punti nelle prime quattro giornate e se non vogliono perdere il treno, almeno per il terzo posto, devono cambiare marcia da subito.

 

Enrico M. Andreani – www.calciomercatonews.com

Impostazioni privacy