In esclusiva per l’Equipe, Marco Verratti racconta alcuni episodi legati alla sua infanzia, come la scelta tra la scuola ed il calcio, ed il momento che sta vivendo attualmente con la maglia del Paris Saint-Germain.
“A scuola ero l’ultimo: già da piccola, a 14 anni, mi allenavo con i più grandi, e difficilmente riuscivo a fare sia scuola che calcio. Ho scelto di buttarmi sul calcio e mi è andata bene. A 14 anni – prsoegue il centrocampista ex Pescara – sono stato bocciato per la seconda volta e ho deciso che volevo fare qualcosa di buono: in quel periodo riuscivo a stare concentrato nel calcio. Ho puntato due anni sul calcio, ed è stata la scelta giusta, almeno in quel momento”.
“Al PSG? I primi tempi spesso Thiago Silva mi richiamava all’attenzione per il mio gioco, ora se sbaglio mi dicono di continuare così, perchè sono d’aiuto agli attaccanti e ai difensori: quindi adesso vogliono che io tenga palla e costruisca un’azione“. Verratti è entrato nel cuore dei tifosi parigini, e sui social spopola un video di una band che gli dedica una canzone: “Una canzone su di me? L’ho vista al campo di allenamento, grazie al team manager. Li ringrazio pubblicamente, perchè noi giochiamo anche per i tifosi, che fanno sacrifici importanti per venire a vedere le partite“.
Verratti inoltre si sbilancia sul paragone che lo segue da tempo, quello con Andrea Pirlo: “Nel modo di giocare siamo un pò diversi, noi abbiamo caratteristiche diverse. Forse nel modo di affrontare le partite posso dire che Pirlo le affronta come se fosse un ragazzino, in ogni partita si diverte: in questo siamo uguali, però Pirlo è stato un grandissimo giocatore, vincitore di un Mondiale, e nella sua carriera ha avuto la fortuna di vincere la Coppa del Mondo, poi la Champions League. Per me, da giocatore, è un onore essere paragonato a lui, spero di fare la stessa carriera.”
Matteo Maria Munno – calciomercatonews.com