Coppa America 2015, le 12 partecipanti ai raggi X

PORTO ALEGRE, BRAZIL - JUNE 25:  Lionel Messi of Argentina celebrates scoring his team's second goal and his second of the game during the 2014 FIFA World Cup Brazil Group F match between Nigeria and Argentina at Estadio Beira-Rio on June 25, 2014 in Porto Alegre, Brazil.  (Photo by Ian Walton/Getty Images)

Messi, Neymar, Cavani, Vidal: questi sono soltanto alcuni dei campioni che si contenderanno la Coppa America numero 44 in programma dal 12 giugno al 4 luglio in Cile. Il calcio sudamericano ha fatto passi da gigante e in pochi decenni le Nazionali dell’America Meridionale sono salite sullo stesso treno delle loro rivali europee. Se nel recente passato soltanto Brasile e Argentina potevano permettersi di primeggiare nel ranking Fifa, oggi troviamo nuove contendenti pronte a mescolare le carte in tavola: Colombia, Uruguay, Cile, Ecuador e altre ancora.
Merito della globalizzazione e, più in particolare, di un calciomercato senza confini che ha permesso negli anni Novanta a molti giocatori del Sud America di scendere in campo nei prestigiosi campionati d’Europa. Intanto i ragazzi sono cresciuti, sia dal punto di vista tecnico che tattico, e hanno portato nei paesi di provenienza il bagaglio calcistico appreso nel Vecchio Continente trovando poi terreno fertile nelle rispettive Nazionali. Ecco perché sempre più rappresentative hanno fatto o stanno facendo il salto di qualità. Il processo non è ancora giunto alla sua completa maturazione ma in Cile 2015, per la prima volta, sarà possibile assistere concretamente al fenomeno descritto.

GRUPPO A

BOLIVIA
La Cerentola dell’intera manifestazione. Pochi campioni e, soprattutto, scarsa esperienza in campo internazionale: dei 23 convocati dal c.t. Soria, 18 giocano nel campionato boliviano. Nota lieta: in lista trova spazio anche il giovane Gamarra, centrocampista della Primavera del Milan. Basteranno i gol del bomber Pedriel e la stoffa del veterano Raldes per evitare la figuraccia?

CILE
Sono i padroni di casa: lecito aspettarsi una competizione giocata a mille. Le certezze della Roja sono tre. Primo: Alexis Sanchez, attaccante dell’Arsenal che con i suoi gol e le sue accelerazioni rischia di fare faville. Indipendentemente dal partner (Pinilla, Edu Vargas) non ci sarà da preoccuparsi. Secondo: Arturo Vidal, gladiatore della Juventus dominatrice in Italia. Terzo: un collettivo che ben mescola quantità (Medel) e qualità (Mati Fernandez, Pizarro).

ECUADOR
Cile a parte, il girone non è impossibile per gli uomini di Quinteros. L’esperienza del Mondiale brasiliano ha messo in luce diverse personalità di spicco tra cui l’attaccante Enner Valencia. Da registrare in ogni caso le pesanti assenze per infortunio di Antonio Valencia, il velocista del Manchester United, Caicedo e Mena.

MESSICO
Invitata di lusso per la 44esima edizione del torneo. I messicani hanno però dimostrato di non interessarsi più di tanto alla manifestazione visto che sono rimasti a casa Chicharito Hernandez, Dos Santos, Peralta e Diego Reyes ovvero i migliori della rosa. Toccherà all’immortale Rafa Marquez, insieme al velenoso Raul Jimenez, tener alto l’onore del Tri in terra cilena.

GRUPPO B

ARGENTINA
La squadra favorita. L’Albiceleste è ricca di fuoriclasse di livello assoluto, gente del calibro di Aguero, Lavezzi, Tevez, Higuain, Di Maria e Pastore soltanto per citare qualche nome. Ops, stiamo forse dimenticando un signore che quest’anno si è tolto lo sfizio di vincere il Triplete con la maglia del Barcellona. Leo Messi, appunto. Il reparto arretrato offre qualche nome che stona con il resto dei convocati (Andujar tra i pali e Roncaglia in difesa) ma con un attacco come quello descritto, niente è impossibile. Un solo dubbio: come farà il ‘Tata’ Martino a far giocare contemporaneamente tutti i suoi campioni? Non vorremmo essere al suo posto. Tanti auguri.

PARAGUAY
Poche stelle ma tante carte da giocare. A cominciare dai veterani che vantano decine e decine di presenze all’attivo con la squadra paraguaiana: il portiere Villar, il difensore Da Silva e l’attaccante Santa Cruz sono fra questi. Nazionale appiccicosa ma con poca qualità.

GIAMAICA
L’altra invitata ‘di lusso’ alla Coppa America assieme al Messico. I giamaicani non hanno possibilità di competere con corazzate del calibro di Argentina e Uruguay: la partecipazione al torneo garantirà comunque esperienza al collettivo in vista dei prossimi e più abbordabili impegni. I giocatori migliori militano in Premier o in Msl: è il caso di Grant, Barnes e Taylor.

URUGUAY
I detentori del trofeo cercano la doppietta ma tentare l’impresa non sarà cosa semplice. Tabarez non può contare su Luis Suarez, ancora alle prese con la squalifica derivante dal morso a Chiellini, ma può sperare nei gol di Cavani. Tra i convocati spiccano diverse conoscenze del calcio italiano: Muslera, Alvaro Pereira, Alvaro Gonzalez, Arevalo Rios e Abel Hernandez. Certo, ci fosse stato El Pistolero saremo qui a parlare di un’altra squadra.

GRUPPO C

BRASILE
Il Minerazo è davvero alle spalle? I tifosi carioca vogliono subito una reazione alla batosta subita nell’ultimo Mondiale casalingo. La Nazionale verdeoro, a differenza del passato, può contare su un buon numero di giocatori discreti ma soltanto su due veri top players: Thiago Silva e Neymar. Diverse scelte di Dunga, poi, lasciano perplessi a cominciare dalla convocazione dell’ex Milan Robinho e dalla decisione di assegnare la maglia numero 9 (quella che fu di Ronaldo) a Diego Tardelli, attaccante in forza allo Shandong Luneng nel campionato cinese.

PERU’
Nel 2011 arrivò un clamoroso quanto insperato terzo posto: ripetersi in Cile appare però complicato. Gli assi della squadra rispondono al nome di Guerrero, 21 gol in 57 presenze complessive, Claudio Pizarro e Farfan. Presente anche Vargas (Fiorentina). Può giocarsela con il Venezuela per la terza piazza.

VENEZUELA
Quarti nell’edizione 2011: esattamente come il Perù, questa squadra impressionò gli addetti ai lavori. Due giocatori arrivano dalla Serie A: Rincon (Genoa) e Josef Martinez (Torino). La stella è Rondon, attaccante dello Zenit: per lui, 13 reti in 42 apparizioni con la Nazionale venezuelana.

COLOMBIA
In mezzo a Brasile e Argentina si inserisce prepotentemente la Colombia. I Cafeteros hanno tutte le carte in regola per metter fine al duopolio storico grazie soprattutto a una generazione di talenti purissimi. Cuadrado, Falcao, Jackson Martinez ma anche i più ‘verdi’ Ibarbo, Muriel e James Rodriguez. Possibile sorpresa del torneo.

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