Pagelle e tabellino Lazio-Empoli: Caicedo decisivo, Acerbi determinante

Voti e giudizi di Lazio-Empoli, valida per la 23esima giornata di Serie A

Sergej Milinkovic-Savic Lazio
Milinkovic-Savic (Getty Images)

PAGELLE TABELLINO LAZIO EMPOLI / La Lazio strappa il secondo 1-0 consecutivo e centra il quarto posto, ancora grazie a Caicedo. L’ecuadoriano, complici le tante assenze, sfrutta al massimo la sua occasione guadagnandosi e trasformando il rigore decisivo. Leiva e Lulic in grande affanno, Acerbi imprescindibile. I biancocelesti soffrono fino alla fine, la condizione latita ma proprio per questo è una vittoria che vale oro. L’Empoli cade ancora in trasferta, complice la poca voglia di vincere e un Farias ancora non integrato nei meccanismi offensivi. Krunic ci prova, ma senza precisione, Caputo ha poche occasioni.

LAZIO

Strakosha 6 – Impegnato poco e niente, nel primo tempo Caputo gli scalda i guantoni ma l’albanese risponde presente.

Bastos 6 – Parte male, confermando i suoi soliti problemi nel posizionamento. Nei primi minuti soffre la verticalità dell’Empoli, che però non porta al gol. Meglio nella ripresa, ma non dà mai la sensazione di essere in controllo della situazione.

Acerbi 7 – Resta il perno della difesa, chiude sempre coi tempi giusti e legge in anticipo la giocata e dove finirà il pallone. È sempre lì a togliere le castagne dal fuoco, concentrato fino all’ultimo secondo quando neutralizza in tuffo di testa un cross molto pericoloso.

Radu 6 – Nel primo tempo rischia qualcosa insieme a Bastos, poi amministra senza grossi patemi. Ma nella prima frazione sono troppi i contropiedi a squadra schierata.

Romulo 6 – Comincia col piede sull’acceleratore, ha voglia e lo fa vedere anche in un paio di ricorse forsennate sull’avversario. Buon esordio per l’italobrasiliano, che cala col passare dei minuti.

Milinkovic-Savic 6 – Senza molti dei veterani si prende i gradi del leader, ma è spesso impreciso. Il serbo, però, ci mette qualità ed è l’unico insieme a Correa che può alzare il tasso tecnico del match. Sciupa di testa un’ottima occasione, poi esce per una botta. Dal 58′ Cataldi 6 – Poche geometrie al suo ingresso in campo, qualche fallo di troppo ma non commette sbavature.

Leiva 5,5 – Male nel primo tempo, lento e compassato, spesso in ritardo. Il brasiliano non trova le distanze ed è spesso in ritardo finendo per rincorrere l’avversario. Non è nel vivo neanche quando la Lazio è in possesso, a Frosinone ha riposato ma non si vede. Meglio nell’ultimo quarto di gara, ma non è al top della forma.

Berisha 6 – Quest’anno il campo l’ha visto col contagocce, ci mette volontà e impegno, cerca il pallone ma a mancare è la qualità. Il kosovaro sbaglia troppi passaggi, in quella zona la Lazio non può permetterselo. Per entrare in condizione ha bisogno di giocare, si è visto qualcosa in più rispetto alle altre uscite. Dal 77′ Badelj 6 – Entra in un momento complicato, ma senza dare la scossa. Soffre nel finale come tutti i suoi compagni.

Lulic 5 – Sbaglia tanto, decisamente troppo, in entrambe le fasi. Il bosniaco ha le polveri bagnate, non riesce praticamente mai ad andare al cross. Lunedì è Inzaghi gli ha risparmiato la maglia da titolare, ma non gli effetti non sono stati quelli sperati per l’allenatore laziale.

Correa 6 – Dà vivacità all’attacco, è l’unico in grado di saltare l’uomo e creare superiorità numerica. L’argentino non è al meglio e si nota, per di più ha sulla coscienza un gol a tu per tu col portiere nel primo tempo e una ripartenza sprecata nel secondo. Ma stasera era imprescindibile la sua presenza.

Caicedo 7 – L’ecuadoriano segna per la seconda volta di fila in campionato, è la prima volta per lui. Non è Immobile, ma lotta e non lascia mai tranquilli i difensori avversari. In un momento non facile si va a prendere un rigore trasformato con grande freddezza. Nel secondo tempo è prezioso nella conquista di alcuni falli. Sui sei punti in due partite della Lazio c’è la sua firma, anche se si fa male nel finale. Dall’84’ Pedro Neto 6,5 – A piccole dosi Simone Inzaghi lo sta sganciando sempre più spesso e lui sta rispondendo presente. Strappa applausi con un paio di interventi, uno in ripiego e l’altro di qualità con una rimessa laterale conquistata in avanti per far respirare la squadra.

Inzaghi 6 – Mette insieme 11 giocatori disponibili, dà spazio a qualche outsider e le risposte sono incomplete. La Lazio è stanca, è tutt’altro che brillante e vince con un regalo avversario, ma a contare in questo momento sono solo i 3 punti. Senza Immobile, Luis Alberto, Luiz Felipe e Marusic si prende il quarto posto, chiudendo in affanno ma vincendo con due 1-0 di fila. Da sempre un miraggio per la sua squadra.

EMPOLI

Provedel 5 – Partita segnata dalla distrazione imperdonabile che regala il rigore a Caicedo.

Veseli 5,5 – La Lazio passa soprattutto dalle sue parti, con Silvestre si fanno spesso cogliere di sorpresa.

Silvestre 5,5 – Valutazione simile al suo compagno di reparto, ma l’argentino ha qualche chance in più che in zona gol. Il colpo di testa sul cross di Pasqual poteva ribaltare il destino di questa partita.

Dell’Orco 6,5 – Ottimo l’esordio dell’ex Sassuolo. Dalla sua parte Romulo non sfonda, lui lotta con le unghie e con i denti, spesso quasi da solo. Sgomita anche con Milinkovic ed è attento. Per Iachini qualche buona notizia.

Di Lorenzo 6 – Reduce da una serie di gare in cui ha messo a segno anche due gol, l’esterno dell’Empoli stasera va un po’ a sprazzi. È poco continuo, ma quando decide di spingere e creare qualcosa è sempre pericoloso. La sua colpa è stata forse la poca personalità.

Traore 6 – Nel primo tempo cerca di essere intraprendente, prova a prendersi sempre il pallone per creare qualcosa. Svaria su tutta la trequarti, ma è poco concreto, si nota ancora la mancanza della gestione all’interno della gara. Poco continuo, ma crescerà. Dal 69′ Acquah 6 – Entra per dare freschezza e fisicità, con lui in campo l’Empoli comincia il forcing, anche se è forse più per il calo vertiginoso della Lazio.

Bennacer 5,5 – Fatica a trovare la posizione, non sale mai in cattedra. Qualche buona giocata, ma niente più.

Krunic 6,5 – È l’uomo più pericoloso dell’Empoli, quando la palla è tra i suoi piedi ci si aspetta sempre che succeda qualcosa. La difesa della Lazio non è particolarmente ostica, il bosniaco si rende pericoloso con un paio di conclusioni, ma non inquadra la porta e non è un dettaglio.

Pasqual 5,5 – Soffre nel primo tempo, poi chiude in crescendo sfoderando la specialità della casa: il cross. Dall’88’ Mchelidze sv – Entra per riempire l’area, ma non ha il tempo di incidere.

Farias 5 – Sembra ancora un corpo estraneo, Iachini lo butta nella mischia dall’inizio per la seconda gara di fila dal suo arrivo nel mercato di gennaio. È un giocatore totalmente diverso da Zajc, il tecnico dei toscani deve essere bravo e svelto a trovare la quadratura del cerchio con il brasiliano. Con la sua uscita l’Empoli si mette meglio in campo. Dal 51′ Oberlin 5,5 – Gli serve tempo per capire il calcio italiano, mette in mostra qualche strappo interessante ma non crea mai superiorità sugli esterni, se non per demerito di Lulic e compagni che nei minuti finali vanno nel pallone.

Caputo 6 – Fa quello che può, nel primo tempo va spesso in contropiede e l’unico tiro in porta pericoloso dell’Empoli è il suo. Resta il perno delle azioni offensive della squadra di Iachini, anche se arriva poco al tiro e per larghi tratti del match non gli arriva il pallone.

Iachini 5,5 – Con una Lazio debilitata dalle assenze l’Empoli non ne approfitta, non sfrutta i tanti contropiedi a disposizione nel primo tempo e non fa niente per ribaltare la partita. Una squadra con poca voglia di vincere, che chiude in crescendo ma senza creare delle occasioni vere e proprie. Occasione persa per fare punti in casa di una big, che probabilmente non avrebbe avuto la forza di riprenderla. Ora la classifica si fa sempre più preoccupante, ma il suo Empoli in trasferta è davvero poca cosa.

Arbitro: Daniele Chiffi 6 – Partita senza grandi episodi per il fischietto veneto, ad eccezione del rigore. Errore madornale di Provedel, facile decretare il tiro dal dischetto senza rimore di essere smentito.

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Bastos, Acerbi, Radu; Romulo, Milinkovic (13′ st Cataldi), Leiva, Berisha (32′ st Badelj), Lulic; Correa, Caicedo (39′ st Neto). A disp.: Proto, Guerrieri, Luiz Felipe, Kalaj, Zitelli, Patric, Marusic, Jordao, Durmisi. All.: Simone Inzaghi.
 
EMPOLI (3-5-2): Provedel; Veseli, Silvestre, Dell’Orco; Di Lorenzo, Krunic, Bennacer, Traore (24′ st Acquah), Pasqual (43′ st Mchedlidze); Farias (6′ st Oberlin), Caputo. A disp.: Perucchini, Antonelli, Rasmussen, Diks, Maietta, Nikolaou, Pajac, Brighi, Ucan. All.: Giuseppe Iachini.
 
ARBITRO: Daniele Chiffi di Padova

MARCATORI: 43′ pt Caicedo (L, su rig.)

NOTE: Ammoniti: Neto (L); Acquah (E). Recupero: 1′ pt, 3′ st

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