Addio Kvaratskhelia: erede e conguaglio da 57 milioni

L’esterno offensivo del Napoli piace da matti in Premier League e ci sarebbe il piano perfetto per tediare De Laurentiis, doppia promessa per l’affondo definitivo

Fino a poco tempo prima non si sapeva granché sul suo conto, se non che fosse cresciuto calcisticamente tra le file di squadre del campionato georgiano e di quello russo. Eppure la FIFA ci aveva già visto lungo, inserendolo nella lista dei cinquanta talenti emergenti del panorama europeo dell’annata 2019.

Kvaratskhelia in allenamento, destinazione Premier
Kvicha Kvaratskhelia ©LaPresse

A distanza di qualche anno Kvicha Kvaratskhelia è approdato nel campionato italiano per merito del grande ingegno della dirigenza del Napoli, sotto il cui stendardo ha dimostrato di essere sorpresa assoluta della prima metà di stagione. Le 6 reti e i 7 assist collezionati nelle 12 partite sinora disputate in Serie A, senza dimenticare i 2 gol e i 3 assist nella fase a gironi di Champions League, sono soltanto numeri che possono essere migliorati ancora. Soprattutto adesso che ha ripreso ad allenarsi con la stessa voglia ed intensità in seguito al lieve infortunio invalidante rimediato nelle ultime giornate prima della sosta Mondiale.

Calciomercato, maxiofferta dalla Premier per Kvaratskhelia

L’esterno si avvicina inesorabilmente anche verso la sessione invernale di mercato, durante la quale il Napoli dovrà andare sugli scudi per difendersi da ogni possibile attacco rivale.

Kvaratskhelia in azione, lascia il Napoli
Kvicha Kvaratskhelia ©LaPresse

Ed infatti, proprio dalla Premier League sempre ghiotta di talenti, ci sarebbe il Newcastle pronto a dire la sua con una proposta da leccarsi i baffi: sul tavolo ecco il cartellino di Miguel Almiron, oggi valutato intorno ai 20 milioni di euro, più il conguaglio extra da 57 milioni di euro (50 milioni di sterline, ndr) per convincere la presidenza di De Laurentiis a pensarci quantomeno. Il totale complessivo si avvicinerebbe dunque agli 80 milioni, ben oltre le più rosee aspettative. Ma forse, come aveva anticipato la FIFA, non poi così tanto oltre.

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