AIA nel caos: “Rischia il commissariamento”

Le dimissioni di Alfredo Trentalange hanno fatto indubbiamente discutere in ambito calcistico, ma soprattutto arbitrale. In diretta sono state rilasciate dichiarazioni importanti

Il caso D’Onofrio ha aperto il vaso di Pandora all’interno dell’Associazione Italiana Arbitri, portando Alfredo Trentalange alle dimissioni, rassegnate circa due giorni fa.

Abete tirato in ballo in diretta
Abete ©LaPresse

Nella diretta odierna su Tv Play si è parlato ampiamente del sistema arbitri e di quanto l’AIA necessiti di alcune riforme importanti. Questo anche alla luce del fatto che l’ultima “vera riforma” risale praticamente a circa venti anni fa.

Ciotti: “L’AIA non è proiettata al futuro”

Gianluca Ciotti è intervenuto ai microfoni di calcimercato.it, sul canale Tv Play, analizzando con lucidità quanto accaduto alla’AIA negli ultimi giorni, ma non solo: “La trasparenza è la conseguenza di un procedimento che passa per una migliorabilità delle rappresentanze. L’attuale sistema ha 22 anni, l’attuale sistema di elezione è stato introdotto nel 2000 e ha mostrato limiti, non rappresenta la minoranza. Serve un meccanismo di elezione che permette alla minoranza comunque di essere rappresentata, è una funzione di garanzia. L’attuale sistema che prevede un controllo totale della maggioranza ha mostrato tutti i suoi limiti. Nasce così un sistema senza contraddittorio”.

Gianluca Ciotti a TvPlay

Queste le parole di Ciotti su un sistema secondo lui vetusto e non al passo con i tempi, infatti l’avvocato ha poi sottolineato come ci sia la necessità di nuove riforme: “Credo le riforme siano fondamentali per correggere il trend degli ultimi quindici anni, che non sembra proiettato verso il futuro ma verso una stagnazione, con il tutto culminato in una vicenda impensabile”. Non poteva essere trascurato quanto successo negli ultimi giorni con Trentalange: “Quando i presidenti hanno confermato la fiducia elettiva conferita secondo le regole, quindi legittima, a un soggetto, ovvero Trentalange, e poi il settore a capo di questo soggetto rischia di essere commissariato vuol dire che c’è un problema. L’AIA dev’essere autonoma e fare il passo da associazione a società di servizi. Il perimetro di indagine ce lo danno due personaggi importanti. Abete che nel consiglio federale che ha detto che quanto successo all’AIA può accadere in ogni settore della federazione, l’altro ci viene dato dalle parole di Abodi”

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