Gianluca Vialli, retroscena da pelle d’oca: è successo poco prima della sua scomparsa

Gianluca Vialli è rimasto nel cuore di tutti, nonostante siano passati diversi mesi dalla sua scomparsa. Solo ora vengono a galla alcuni dettagli su quello che lui ha fatto poco prima della sua scomparsa.

Il 2023 è iniziato con una pessima notizia per il mondo del calcio e non solo: la scomparsa di Gianluca Vialli, amato centravanti di Sampdoria, Juventus e della Nazionale. Una perdita che ha lasciato inevitabilmente il segno perché tutti amavano Vialli, dai suoi ex compagni e allenatori ai tifosi di tutte le squadre d’Italia e non solo.

Gianluca Vialli
Gianluca Vialli è rimasto nel cuore di tutti gli appassionati di calcio – Foto | ANSA – Calciomercatonews.com

Gianluca Vialli era malato da tempo ma ha affrontato la situazione sempre con grande coraggio e determinazione, pur sottolineando di avere un grande timore: non avere la possibilità di accompagnare le sue figlie all’altare, cosa che purtroppo non è poi riuscito a fare.

Gianluca Vialli, le sue sensazioni prima della morte

Nonostante la malattia, Vialli non è mai mancato ai suoi impegni lavorativi con la Nazionale. Esperienza che, tra l’altro, gli ha regalato una delle ultime gioie, cioè la vittoria dell’Europeo con l’amico Mancini. Impossibile non commuoversi al momento dell’abbraccio subito dopo l’ultimo rigore della finale, segno evidente di come i due fossero fratelli e pronti a sostenersi a vicenda.

Mancini Vialli
Mancini e Vialli, una grande coppia dentro e fuori dal campo – Foto | ANSA – Calciomercatonews.com

Vialli, come detto, non si è mai nascosto: ha sempre parlato della malattia e dei suoi timori apertamente, senza alcun problema. E fanno molto riflettere, a otto mesi di distanza, le dichiarazioni che rilasciò poco prima di morire ad Alessandro Cattelan nel docu-show “Una semplice domanda” in onda su Netflix: “Io ho paura di morire – aveva confessato -. Mi rendo però conto che il concetto della morte serve per capire e apprezzare la vita. Non so quando si spegnerà la luce che cosa ci sarà dall’altra parte, ma in un certo senso sono anche eccitato dal poterlo scoprire. Sono ansioso perché temo di non riuscire a portare a termine tutti i progetti che ho in mente, essere super eccitato da tutti i progetti che ho è una cosa per cui mi sento molto fortunato”.

Una paura difficile da scacciare

Si tende spesso a pensare che chi era abituato fino alla fine in campo possa avere la stessa determinazione nella sua vita privata. Questo può essere certamente vero, ma queste sensazioni possono cambiare quando si arriva a sapere di avere una terribile malattia, senza avere certezze di guarigione.

Gianluca Vialli non faceva eccezione e lo ha ammesso senza preclusioni: “Non posso dire di essere alle prese con una battaglia contro il cancro, non credo che sarei in grado di vincerla, è un avversario molto più forte di me. Il cancro è salito sul treno con me, io devo andare avanti, senza mollare mai, viaggiando a testa bassa. Non posso che sperare che un giorno questo ospite indesiderato si stanchi e mi lasci vivere serenamente ancora per tanti anni, ho tante cose che vorrei fare”.

Nonostante tutto, lui era riuscito a descrivere quello che stava vivendo con una metafora calcistica davvero particolare: “ L’importante non è vincere, è pensare in modo vincente. La vita è fatta per il 10% da quel che ci succede e per il 90% da come l’affrontiamo. Emblematico è stato l’abbraccio che ci siamo scambiati con Roberto Mancini (dopo la vittoria agli Europei, ndr): c’era la paura che aveva condizionato entrambi negli ultimi anni per via delle mie condizioni, ma c’era anche l’abbraccio sportivo. È stato un abbraccio più bello di quando gli passavo la palla e lui faceva gol– aveva concluso.

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