Carlo Ancelotti è sempre di più nella storia: nuovo traguardo straordinario per il tecnico del Real Madrid.
Ha scritto pagine di storia del calcio, e non ha alcuna intenzione di smettere. Carlo Ancelotti è sempre più una leggenda dello sport italiano. Ha collezionato Champions League, ha vinto campionati in Spagna, Inghilterra, Italia, Francia, Germania, ha raggiunto i massimi traguardi da calciatore e da allenatore. Ma adesso in bacheca sta per mettere un altro riconoscimento. Per certi versi, ancora più prestigioso.
In molti si rivolgono al suo amico Galliani, pur mancando in realtà una laurea al geometra brianzolo più famoso di tutti i tempi, con l’appellativo ‘dottore’. Da adesso dovranno usare lo stesso epiteto anche per Carletto, diventato a tutti gli effetti un ‘dottore’ del calcio.
L’ex allenatore del Milan e del Napoli è stato infatti omaggiato da uno degli atenei più importanti del nostro paese con una Laurea ad honorem decisamente meritata. A premiarlo con questo riconoscimento, e non poteva essere altrimenti, è stata l’Università di Parma, che ha voluto rendere onore al suo straordinario curriculum vitae concedendogli una Laurea in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate.
La cerimonia di premiazione si terrà tra qualche giorno. Il tecnico del Real Madrid riceverà questo riconoscimento all’interno dell’Auditorium Paganini il prossimo 11 ottobre. Una cerimonia che potrà essere vista in streaming da tutti i suoi fan, attraverso il sito web dell’ateneo, ma che sarà aperta anche ad alcuni spettatori, seppur solo tramite invito.
Laurea ad honorem per Carlo Ancelotti: omaggio alla carriera dell’allenatore
Nel corso della cerimonia, il dottor Ancelotti avrà ovviamente l’opportunità di tenere una lectio doctoralis, il cui titolo è già di per sé il riassunto di ciò che è stato lo sport nella sua esistenza: Il calcio: una scuola di vita.
L’unico allenatore in grado di vincere il campionato nei cinque principali campionati europei, l’unico ad aver conquistato quattro Champions, vinte peraltro con due squadre diverse, adesso può dunque aggiungere al suo straordinario curriculum anche un titolo di studio che forse in passato ha anche sognato, ma che non avrebbe mai immaginato di poter ottenere all’età non più verdissima di 64 anni.
“Per noi è un onore e una gioia conferire questo riconoscimento, e gli siamo grati per aver accettato“, ha affermato il Rettore dell’Università di Parma, Paolo Andrei. E questo non solo per il prestigio straordinario che un personaggio così amato può donare anche all’ateneo emiliano, ma per il suo essere diventato nel corso della sua carriera anche un simbolo di Parma (ha giocato e allenato il club gialloblù) e dell’Emilia nel mondo.
Spiega infatti lo stesso Rettore: “Carlo è un vero ambasciatore dell’Italia e del nostro territorio nel mondo, e le sue vittorie lo rendono una vera leggenda“. Insomma, non resta che fargli i migliori auguri per aver conquistato un altro grande traguardo. Con la speranza che possa non essere l’ultimo nella sua straordinaria carriera.