Cucchi ricorda Vialli: “Ha dimostrato a tutti una cosa”

Riccardo Cucchi, noto giornalista ed ex radiocronista, ha rilasciato un commento sull’ex attaccante Gianluca Vialli, scomparso quest’oggi

Tutti abbiamo sperato fino all’ultimo che non accadesse, ma alla fine l’amaro verdetto è sopraggiunto. Un tristezza senza confini, senza alcun limite. Perché aver perso una persona fantastica, prima ancora che un calciatore eccezionale, come Gianluca Vialli significa che il mondo è peggio di ieri.

Cucchi ricorda Vialli: "Ha dimostrato a tutti una cosa"
Gianluca Vialli © LaPresse

Per giorni l’ex attaccante di Juventus e Chelsea – tra le altre – ha combattuto in un ospedale in quel di Londra, sostenuto dall’affetto di moltissima gente. D’altronde gli voleva bene chiunque, era davvero impossibile non affezionarsi a lui. Sebbene i più non lo abbiano neanche mai conosciuto. Vialli sorrideva e aveva la forza di farlo pure nei momenti di maggior difficoltà. Quelli in cui è molto semplice alzare bandiera bianca e arrendersi. Il maledetto ‘ospite indesiderato’ – così Vialli definiva la malattia – si è preso la battaglia più importante della vita di un uomo fantastico, spezzandoci letteralmente il cuore. Ma rimangono comunque diverse cose, tra cui un insegnamento alquanto prezioso. Ne ha parlato il noto giornalista ed ex radiocronista Riccardo Cucchi: “Una caratteristica di Vialli? Il coraggio – ha dichiarato Cucchi ai microfoni di ‘Calciomercato.it‘ sul canale Twitch di Tv Play -. Gianluca osava, anche all’interno del terreno di gioco. E le sue giocate non erano mai banali“.

Cucchi a Tv Play su Vialli: “Lo ricordo attraverso un momento in radio”

Cucchi aggiunge: “I suoi gol erano frutto dell’intelligenza e dell’abilità, ma soprattutto del coraggio. Tentare il pallonetto, trovare la soluzione vincente. Ha dimostrato che bisogna avere coraggio sempre, sia in campo che fuori. Come nei momenti difficili che ha vissuto“.

Cucchi ricorda Vialli: "Ha dimostrato a tutti una cosa"
Gianluca Vialli © LaPresse

In conclusione, un ricordo risalente ai tempi in radio: “Io lo ricordo tramite un momento in radio, ossia quando alzò al cielo la coppa all’Olimpico. Per lui, ma per tutti, si trattò di un momento magico. Per lui ancora di più, perchè ci teneva tantissimo a vincere quella coppa“.

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