Lukaku: emerge la verità sulla notte di Istanbul

Romelu Lukaku è più vicino alla Juve, ma emerge un retroscena della finale di Champions League giocata nell’Inter di Simone Inzaghi

Il belga è stato protagonista in negativo contro il Manchester City, stoppando di fatto quello che sarebbe stato il pareggio di Federico Dimarco. Il bomber però ora emerge per ben altro.

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Romelu Lukaku protagonista nelle ultime ore (Lapresse) – calciomercatonews.com

La situazione legata a Romelu Lukaku sta assumendo i connotati di una telenovela, soprattutto in un periodo dove sta accadendo di tutto. Sul fronte mercato è possibile ogni tipo di abbinamento, basti pensare all’arrivo di Cuadrado all’Inter oppure a quanto accade con il calcio arabo in mezzo.

In questo caso, però, è la storia del belga ad emergere, in particolare sono emersi i retroscena della finale di Champions League. Persa dall’Inter contro il Manchester City, fece discutere la scelta di Simone Inzaghi di tenere inizialmente in panchina il belga.

Lukaku-Inzaghi, cosa accade in finale

Quanto fatto emergere da Gazzetta.it fa capire come il rapporto tra i due nello spogliatoio non sia mai stato perfetto. Inzaghi preferiva Edin Dzeko, Lukaku invece era il pupillo di Antonio Conte: già su questo fronte, le idee erano già ben chiare per i tifosi. Proprio partendo da ciò, ecco il retroscena: Lukaku non voleva restare all’Inter, con Simone Inzaghi in panchina.

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Il belga non voleva restare all’Inter con Inzaghi (LaPresse) – calciomercatonews.com

Proprio il fatto di non essere partito da titolare conto il Manchester ha rinsaldato questo pensiero al belga, che aveva fatto credere di voler restare, salvo poi negarsi al telefono. Il belga non ha gradito il continuo ballottaggio con Edin Dzeko, che però parte da un presupposto fisico. Il 37enne bosniaco ha sempre mantenuto una buona forma, segnando anche gol pesanti in campionato. Il belga, invece, è stato fuori per infortunio e solamente in primavera ha ritrovato smalto e gol.

Non è un caso come Lukaku fece intendere di rimanere quando si parlava dell’esonero di Inzaghi. Con lo sprazzo del finale di stagione voleva confermarsi in vista di un nuovo tecnico nerazzurro. La quadra trovata dall’ex mister laziale è stata decisiva, e l’apporto del belga è stato minimo – nel complesso della stagione – per sperare in una partenza da titolare contro il City.

I tifosi si sono sentiti doppiamente traditi, basti pensare poi all’apporto di Lukaku nella gara contro il Manchester. Pur con la delusione di essere andato in panchina, da professionista poteva essere maggiormente propositivo e, anzi, dimostrare ad Inzaghi di essersi sbagliato sul suo conto. Al di là del gol “stoppato”, la partita del belga è stata ampiamente insufficiente, quasi come se l’Inter nella finale giocasse con un uomo in meno.

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