San Siro tra costi e ricavi: il giro d’affari della Scala del Calcio

Lo stadio Giuseppe Meazza è ancora al centro dell’attenzione. Vediamo insieme introiti e uscite dell’impianto.

Lo stadio San Siro è una parte pulsante della città di Milano. Per i milanesi, soprattutto per chi risiede nel rione che ne porta il nome, è molto più di un teatro per osservare e godere delle gesta di Milan e Inter. Immortalato dal mitico “Eccezzziunale veramente”, pellicola del 1982 firmata da Carlo Vanzina nella quale Diego Abatantuono interpreta  il milanista Donato, l’interista Franco e lo juventino Tirzan, lo stadio potrebbe essere vicino alle ultime recite. Milan e Inter infatti hanno scelto di edificare il proprio impianto fuori dal capoluogo lombardo. I nerazzurri hanno individuato un’area a Rozzano, il Milan invece punterà sui terreni denominati “San Francesco”, nel comune di San Donato.

I numeri di San Siro
L’estyerno di san Siro (Ansa) – calciomercatonews.com

Lo stadio San Siro venne inaugurato il 19 settembre 1926, in tempi record visto che i lavori erano iniziati il 1° agosto 1925. Venne poi dedicato dal 1980 a Meazza. Il terreno inizialmente era di proprietà del Milan, il Comune lo acquistò nel 1935. Da allora la proprietà non è mai cambiata.

Gestione di San Siro: tutti i numeri

Come abbiamo già raccontato, Inter e Milan, in un tempo non inferiore ai cinque anni, lasceranno la Scala del Calcio. Il progetto dei due club di realizzare un impianto sulle ceneri della loro casa è definitivamente naufragato il 28 luglio. Palazzo Marino ha di fatto ufficializzato la scelta, da parte della Sovrintendenza, di apporre un “vincolo culturale semplice” sullo stadio. Il veto, concretamente, fa sì che San Siro resti com’è. E tanti saluti ai sogni di modernità legati da un passato glorioso. San Siro però ha costi e ricavi derivanti dalla sua gestione, prova a illustrarceli calcioefinanzna.it.

Costi e ricavi di San Siro
San Siro (LaPresse) – calciomercatonews.com

Per entrare nel giro d’affari del catino meneghino, bisogna riferirsi al bilancio di M-I Stadio, la società partecipata da Inter e Milan  (50% a testa), strumento adottato per la gestione diretta della struttura. In M-I Stadio non arrivano i ricavi da botteghino, incassi che finiscono diritti nei bilanci delle due società. La suddetta società invece si occupa del museo, degli store ufficiali. Tra le uscite principali, il canone da pagare all’amministrazione per l’affitto dell’impianto.

Riferendoci all’ultimo decennio, le spese superano le entrate: precisamente 159 milioni contro 144 milioni. In termini contabili, il risultato netto a bilancio ammonta a una perdita superiore ai 7 milioni. Tra gli anni più negativi, rispettivamente con -6 e -14 milioni, il 2014/15 e il 2015/16. Su questi costi, incidono particolarmente le spese per ospitare la finale di Champions League. Se da questo conto economico, togliamo le spese per l’affitto e quanto Palazzo Marino restituisce per gli investimenti fatti sullo stadio, il risultato finale cambia sensibilmente.

I guadagni del decennio scendono a 73 milioni: i restanti 71 milioni sono determinati dall’affitto versato dai club. Sono minore anche i costi, ma in misura meno incisiva. Da159 milioni complessivi, infatti, si tocca quota 144 milioni. Se quindi non consideriamo le spese per l’affitto, negli ultimi 10 anni San Siro ha prodotto 7,3 milioni di euro annui, con uscite corrispondenti per una media di 14,4 milioni ogni 12 mesi.

Impostazioni privacy