Ricordo strappalacrime, l’ex giallorosso commuove tutti su Mazzone

Mazzone e il ricordo strappalacrime. La triste notizia si è sparsa rapidissimamente come il dolore, intenso e sincero, che ha provocato. Un minuto di silenzio su tutti i campi. Il minimo per ricordarlo.

La stagione 2023-2024 è iniziata nella maniera più triste. A pochi minuti dal calcio d’inizio di Frosinone-Napoli e Verona-Empoli, le gare che hanno inaugurato la stagione, è arrivata una notizia tremenda. La Serie A è partita listata a lutto per la morte di Carlo Mazzone.

La notizia della scomparsa dell’allenatore si è librata in un attimo nell’etere, volando di bocca in bocca. Troppo amato, troppo popolare, nel senso più ampio, bello ed intenso del termine, perché la notizia subisse un effetto men che dirompente. Se n’è andato a 86 anni l’allenatore con più panchine in Serie A, ben 792, più di Rocco e Trapattoni. Ma i numeri possono soltanto rendere in minima parte l’idea di come e quanto il personaggio Carletto Mazzone abbia inciso, marcato, il calcio italiano per interi decenni.

Mazzone e il ricordo strappalacrime
Carlo Mazzone (Foto ANSA calciomercatonews.com)

Ha allenato tantissimo, in tante città. Ha girato in lungo e largo l’Italia. Tante squadre diverse per tradizioni e culture, anche calcistiche, ma il suo risultato era ovunque il medesimo, massima stima per il tecnico, passione assoluta per l’uomo, grande, grosso, amabile come pochi.

E sono tante le città che, idealmente, espongono il simbolo del lutto in suo onore. Ascoli, Firenze, Catanzaro, Lecce, Pescara, Cagliari, la sua Roma, Napoli, Perugia, Brescia, Livorno le sue città particolari. Ma tutta l’Italia piange un uomo ed un tecnico di cui già si sente la struggente mancanza. Massimiliano Cappioli lo ha voluto ricordare.

Mazzone e il ricordo strappalacrime

Il dolore si taglia a fette. Sono tanti i figli adottivi di Carlo Mazzone che in questo momento ne piangono la scomparsa. Coloro che sono cresciuti umanamente, e tecnicamente, seguendo gli insegnamenti del tecnico romano. Tra loro Massimiliano Cappioli.

L’ex calciatore di Roma e Cagliari, raggiunto da Notizie.com, ha espresso tutto il suo dolore per la scomparsa del grande allenatore. E lo ha fatto con parole che lasciano il segno e fanno ben intendere chi sia stato Carletto come uomo, ancor prima che come tecnico.

Cappioli ricorda Mazzone
Massimiliano Cappioli (Foto ANSA calciomercatonews.com)

Mi dispiace tantissimo. Mazzone era un uomo straordinario, certi personaggi così non esistono più nel calcio di adesso. Un uomo e un allenatore vero. Uno che ti parlava ‘a bomba’ in faccia, che non si nascondeva dietro a nessuno“, ha svelato Cappioli, commosso nel ricordo di un personaggio incredibile.

Ma come si fa a raccontare un uomo che ha segnato un’epoca calcistica lunghissima? Forse ascoltando anche le parole di chi, come Massimiliano, ne ha potuto conoscere gli aspetti più profondi. Uomo e tecnico in Carlo Mazzone erano una cosa sola. Energia, forza, empatia, simpatia, sincerità, umanità. Sono soltanto alcuni ingredienti dell’uomo Carlo Mazzone. Shakerateli e lo vedrete, ancora una volta, correre sotto la curva dei tifosi dell’Atalanta.

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