Un altro club ceduto e la notizia è stata, per molti, una sorta di doccia fredda dal momento che per modalità nessuno più se lo aspettava. La città in questione, infatti, non condivide la scelta ed è rimasta a bocca aperta. In tal senso stanno nascendo dei focolai di protesta, per così dire.
In FIGC ed in generale nel mondo del calcio italiano le tensioni sono sempre all’ordine del giorno. Come è noto, infatti, per molti è una sorta di ragione di vita e, di conseguenza, quello che accade in campo o attorno ad esso ha dei riflessi sulla vita di tutti i giorni. Un altro club, infatti, proprio in queste ore ha cambiato proprietà ma la città è rimasta a bocca aperta. Scatta, per questo motivo, la protesta tra i tifosi che non si aspettavano neanche lontanamente quanto accaduto, dal momento che è totalmente distante da quella che era la posizione del tifo.

Club ceduto, la protesta dei tifosi
Non è mai facile per una piazza gestire un cambio di proprietà dal momento che, a prescindere da quelle che possono essere le garanzie presentate, si va sempre incontro a delle incognite. Lo stesso discorso può essere fatto per ogni società, ma diventa particolarmente calzante nel caso preso in esame.
La Reggina, infatti, è stata ceduta a Nino Ballarino, che ha scelto come nuovo presidente Virgilio Minniti, tecnico radiologo. La scelta fatta dal sindaco f.f. e dall’Amministrazione Comunale ha lasciato di stucco la tifoseria dal momento che è stato opzionato l’imprenditore, tra i due che hanno avanzato una proposta, meno facoltoso in assoluto. La tifoseria, per usare un eufemismo, non ha gradito. Molti hanno protestato, proprio per le modalità con le quali è stata fatta questa scelta.

Reggina ceduta ad un catanese
Il nuovo presidente, infatti, è un congiunto di un consigliere comunale, Gianluca Califano, che appartiene allo stesso partito (Italia Viva) di Brunetti, il sindaco f.f.. Per essere ancora più chiari: Califano è sposato con la sorella del nuovo presidente della Reggina. Insomma, la posizione della tifoseria era chiara e si conosceva, dal momento che preferivano di gran lunga l’altra opzione. Adesso, però, si ripartirà così in Serie D e per una piazza del genere si spera nel meglio.