Caso Portanova, perchè può giocare con la Reggiana: l’altra faccia delle polemiche

Ancora polemiche sul caso Portanova. Intanto il calciatore è in campo con la Reggiana, mentre spunta la lettera.

Il nome più discusso dell’ultima giornata calcistica in Italia è senza ombra di dubbio quello di Manolo Portanova. Il centrocampista napoletano di scuola juventina è stato protagonista con un gol alla alla Cremonese, che è valso il pari per la sua Reggiana. All’indomani della buona prestazione contro i grigiorossi, il nome di Portanova è tornato alla ribalta prepotentemente.

Caso Portanova perché può giocare con la Reggiana
Portanova torna al centro delle polemiche (ANSA) – calciomercatonews.com

A far discutere, più che altro, è stato il commento di Nicola Zanarini, radiocronista Rai: “Torna a segnare l’uomo più discusso, che ha spaccato una tifoseria per la sua condanna in primo grado per stupro […]. Un gol meraviglioso che mette a tacere le polemiche, anche se tra qualche mese ci sarà l’appello del processo di Firenze per stupro di gruppo“. Ecco, il riferimento è a fatti extra sportivi, su cui si registrano novità.

L’altra faccia della medaglia: la lettera della donna che accusa Portanova

Nel 2021 Portanova, assieme al fratello e un gruppo di amici è stato prima accusato, poi condannato per stupro di gruppo. L’iter giudiziario ha prodotto una condanna in primo grado a sei anni di reclusione, un fatto che ha ancora altre puntate da aggiungere. Con il ricorso all’appello, la pena è al momento sospesa.

Portanova può giocare per questo semplicissimo motivo, in attesa di nuove sentenze se ci saranno. Intanto, dopo la discussa radiocronaca, per la quale la Rai ha avviato un’indagine disciplinare, la ragazza che accusa il calciatore di stupro ha scritto una lunga lettera, pubblicata sul quotidiano La Nazione. Qui si riportano le parti essenziali della lettera-sfogo.

Caso Portanova perché può giocare con la Reggiana
Portanova, c’è la lettera della ragazza che lo accusa di stupro (ANSA) – calciomercatonews.com

La lettera si apre con un attacco a Zanarini: “Se al posto mio ci fossero state la moglie o le figlie avrebbe avuto le stesse parole di fronte alla “gloria di un gol?“. Poi continua: “Si comprende quanto manca il rispetto per le donne vittime di violenza sessuale. Sono amareggiata e arrabbiata, siamo lontani dal cambiamento“.

Per noi donne – si legge – si tratta di fare un piccolo passo in avanti e cinque indietro a causa di un risveglio domenicale in cui si vede una radiocronaca in cui si è tirati in ballo, in cui la mia battaglia viene sminuita dinanzi ad un goal. Si parla di polemica e non di condanna in primo grado a sei anni. E lo ricordo, con rito abbreviato“.

In questo e nell’ultimo passo della lettera la polemica contro Zanarini e Portanova si acuisce: “La presunzione di innocenza non può tenere conto di tutto ciò, della sofferenza di vittima e famiglia. Si parla non a caso di cultura dello stupro. Ringrazio chi mi è vicino. Soprattutto le donne: loro sanno perché“.

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