Roma, piena sintonia tra Fonseca e Petrachi. Ecco il dopo Monchi

L’arrivo di Petrachi ha cambiato il modo di operare della Roma rispetto all’era Monchi. Tra il ds giallorosso e il tecnico Fonseca c’è feeling.

Paulo Fonseca allenatore della Roma (Getty Images)
Paulo Fonseca allenatore della Roma (Getty Images)

“La voglia e la determinazione di Fonseca mi hanno stregato”. Il dirigente giallorosso parlò così nel giorno della sua presentazione ufficiale. Dal canto suo, il tecnico e il ds si stanno dimostrando autentici alleati per riportare in alto la Roma. Come è normale che sia. Sintonia totale sugli obiettivi di mercato. In primis Higuain, elogiato da Petrachi e addirittura contattato dal portoghese, con l’intento di convincerlo a trasferirsi a Trigoria e la promessa di metterlo al centro del suo progetto. Spinazzola, Diawara,  Veretout e il portiere Lopez sono tre acquisti sui quali c’è stato accordo. Ancora di più sul fronte partenze: “Vogliamo solo giocatori contenti di essere qui”, il refrain di ds e allenatore, con riferimento più o meno chiaro a Dzeko e Zaniolo.  Il bosniaco è pronto per accasarsi all’Inter, mentre il centrocampista è nel mirino della Juventus. 

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La Roma ha cambiato rotta rispetto all’era Monchi

L’ultima stagione è stata forse la peggiore sotto la proprietà americana. Praticamente un fallimento, certificato con la mancata qualificazione alla Champions League. Con conseguenti danni sotto il profilo economico. Sul banco degli imputati è finito Monchi, dimessosi dopo l’esonero di Di Francesco. All’ex ds, arrivato come una sorta di salvatore della patria, vengono rimproverati alcuni acquisti, alcuni poco poco funzionali al gioco dell’allenatore abruzzese e autentici flop. Su tutti Pastore e Nzonzi, entrambi sul mercato, come del resto Olsen. Già ceduto Marcano.

Q.G.

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