Calciomercato Milan, Ordine non fa sconti | “Che faccia di bronzo!”

Francesco Ordine ha le idee chiare sul caso Donnarumma scoppiato nel Milan: il pensiero del giornalista sul rinnovo del portiere rossonero e della Nazionale 

Gianluigi Donnarumma
Gianluigi Donnarumma (Getty Images)

In casa Milan si vivono giorni tormentati. Se da un lato la squadra di Pioli continua a collezionare record in campo, dall’altro la società deve tenere a bada diverse situazioni legate al mercato. La dirigenza rossonera è alle prese con alcuni rinnovi spinosi: Kessié e Calhanoglu ancora non hanno firmato, ma a preoccupare di più è il futuro di Gigio Donnarumma. Il portiere del Milan – spinto dall’agente Mino Raiola – chiede cifre astronomiche, e ancora non si è capito quale sarà la decisione finale di entrambe le parti.

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Raiola (@Getty Images)

Calciomercato Milan, caos sul rinnovo di Donnarumma

Donnarumma è il pilastro della difesa del Milan. Classe 1999, ha già alle spalle sei stagioni da titolare del club e a soli 21 anni è uno dei prospetti su cui costruire la squadra del futuro. Il portiere ha però un contratto in scadenza a giugno 2021 e ancora non si è trovato un accordo sul rinnovo. A gestire la trattativa è Mino Raiola, suo agente, che chiede cifre fuori mercato, considerato anche il periodo di crisi economica mondiale. Le opzioni sono due: contratto di due anni a 7,5 milioni oppure 5 anni a 10 netti.

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Queste cifre hanno scosso l’ambiente e tra i critici c’è anche Francesco Ordine. Il noto giornalista – non condivide la gestione mediatica del caso: “Dice Raiola che lui lavora sotto traccia per il contratto di Donnarumma: che faccia di bronzo! E le modalità irricevibili chi le ha sussurrate a giornali e siti?“, ha scritto su Twitter, alzando poi la voce anche sulle pretese della coppia.

Calciomercato Milan, Ordine contro Donnarumma

Il giornalista – in un articolo pubblicato da “Il Corriere dello Sport” spiega come le due alternative di Raiola siano inaccettabili. La prima – rinnovo di due anni a 7,5 milioni – lascia intendere che Donnarumma non si fida del progetto Milan e che opti per un prolungamento “breve” per poi accettare una proposta milionaria più avanti, a crisi economica finita.

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L’altra – 10 milioni per 5 anni – appare una richiesta fuori dal mondo, visto e considerato il periodo storico che si sta attraversando. Da febbraio 2020 il calcio è cambiato e tra giocatori che non percepiscono stipendi – o altri ai quali arriva in ritardo – chiedere queste cifre appare come uno schiaffo morale. Il caso deve rientrare: Donnarumma è il vice capitano del Milan e in quanto tale ci sono doveri extra-campo che vanno espletati il più presto possibile.

M.B.

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