La Serie A si riprende la scena: spesa raddoppiate, tutte le cifre

La Serie a torna a spendere: oltre il doppio l’esborso della finestra di mercato di gennaio rispetto a dodici mesi fa, guida ovviamente la Juventus

La Serie A torna a spendere, trainata dall’effetto Vlahovic. L’acquisto dell’attaccante serbo da parte della Juventus è ovviamente il colpo più costoso della sessione invernale di calciomercato per la Serie A.

Vlahovic
Vlahovic © LaPresse

Un affare da settanta milioni più 10 di bonus e altri 11 di oneri accessori per un totale che può anche superare i 100 milioni di euro. I bianconeri hanno aggiunto al conto anche i circa 9 milioni sborsati per Zakaria e i 7,5 per Gatti (che arriverà però in estate), imponendosi come la società più ‘spendacciona’ del massimo campionato italiano.

La cifra totale, al netto degli obblighi di riscatto che scatteranno più avanti nel tempo (esempio Gosens per l’Inter) ammonta a circa 166 milioni di euro, il doppio di quelli spesi dodici mesi fa. Allora la Serie A non superò gli 85 milioni.  In totale si superano senza fatica i duecento milioni di euro se consideriamo, ad esempio, i 25 milioni di Gosens, i 22 di Boga (obbligo di riscatto per l’Atalanta) o anche i quindici per Piatek.

Calciomercato, Serie A dietro la Premier: le spese di gennaio 2022

Gosens
Gosens © LaPresse

Come lo scorso anno, anche nella sessione invernale 2022 la Serie A è il secondo campionato per spese effettuate. Davanti c’è solo la ricca Premier League che si conferma imbattibile da questo punto di vista con spese che sfiorano i quattrocento milioni di euro. Tra gli acquisti più costosi Luis Diaz da parte del Liverpool per oltre quaranta milioni di euro. Da segnalare come anche in Russia abbiano avuto una importante spesa nel calciomercato inverale con oltre sessanta milioni sborsati dai club della massima divisione.

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Per tutte una tendenza ad una maggiore spesa rispetto allo scorso anno, quando la crisi Covid attanagliava in maniera pesante tutti i club mondiali. In linea generale quest’anno si è registrata, un po’ ovunque, una spesa all’incirca doppia rispetto a dodici mesi fa.

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