“Non lo accetteranno mai”: sentenza definitiva sulla Juve

Continua il dibattito sui problemi della Juve e sugli errori di programmazione: arriva il giudizio definitivo sul modus operandi

Dopo aver visto Napoli e Milan continuare nella loro cavalcata – e aver preso atto come l’altra grande in crisi, l’Inter, sia stata incapace di uscire dalle sabbie mobili – la Juve si prepara a tornare in campo contro il Bologna nel posticipo domenicale dell’ottava giornata. Le polemiche sul momento negativo dei bianconeri, e sulle cause alla base di esso, non si placano.

Agnelli e Allegri parlano
Agnelli e Allegri © LaPresse

Oltre a mettere continuamente in discussione la figura di Massimiliano Allegri, parecchi addetti ai lavori se la sono presa anche con la programmazione della dirigenza. In particolar modo Andrea Agnelli è stato messo nel mirino dell critica. Al presidente della Juve si contestano non solo alcune scelte del passato, ma anche il persevare nella ricerca ossessiva di profil coi quali, in teoria, vincere da subito. Senza realmente costruire un qualcosa che poi possa restare duraturo nel tempo in termini di progetto. L’analisi di Luca Momblano, giornalista di TeleLombardia ed esperto del mondo bianconero, non lascia spazio a molti dubbi.

L’incapacità di replicare il modello Milan: “Non lo accetteranno mai”

Paolo Maldini in panchina
Paolo Maldini © LaPresse

Non credo che il Milan possa essere il modello della Juventus, non accetteranno di partire con l’obiettivo del quarto posto. Allegri vuole la sua rivincita e fin quando la barra sarà in mano ad Agnelli ed Elkann, si partirà sempre per vincere. Certo, la Juve deve individuare giocatori dal futuro importante e tornare ad essere padrona del mercato italiano“, ha dichiarato Momblano.

Di sicuro, se quest’anno la Vecchia Signora non porterà in bacheca alcun titolo – e sarebbe la seconda stagione consecutiva – dovrannno essere fatte delle riflessioni profonde negl uffici bianconeri. La politica di Milan e Napoli – costruita con pazienza, con dei frutti che sono sotto gli occhi di tutti – potrebbe essere una strada da seguire. A patto che cambi la visione d’insieme sull’idea di vincere qui-ed-ora con un mercato fatto di grandi investimenti su calciatori già affermati e, spesso, già ultratrentenni.

 

 

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